4 mar 2023
Il giorno 4 marzo 2023, promossa dalla nostra Associazione presso l’Hotel Parma & Congressi, si è svolta una interessante ed utile giornata di formazione dal titolo:
‘La tecnologia a supporto della cura del diabete, vantaggi e limiti’
condotta dalla Dott.ssa Silvia Haddoub (organizzatrice) dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, dalla Dott.ssa Clelia Di Seclì dell’Ausl di Parma e dalla Dott.ssa Anna Ercoli, psicologa.
All’evento hanno partecipato una quindicina di pazienti diabetici oltre a cinque infermiere sia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma che dell’Ausl di Parma e la Dott.ssa Boselli anch’essa dell’Ausl di Parma.
Dopo il saluto di benvenuto da parte del nostro Presidente Giuliano Antognarelli,e della Dott.ssa Antonella Guberti dell’Ausl che ha aperto i lavori , hanno preso la parola le Diabetologhe che hanno illustrato in maniera semplice e puntuale le varie tecnologie, che in questi ultimi anni hanno fatto notevoli passi avanti,che riguardano il monitoraggio della glicemia, attraverso sensori, e l’immissione in continuo dell’insulina da parte di microinfusori, di cui l’ultima generazione colloquia con il sensore e dal quale riceve imput per aumentare o diminuire il flusso di insulina.
Questi strumenti, se ben utilizzati, aiutano notevolmente a migliorare la gestione del diabete.
Il resto della giornata è stato concentrato sugli effetti psicologici che il diabete produce e la Dott.ssa Anna Ercoli è stata veramente molto efficace nel far capire i ‘meandri’ nascosti nel nostro essere che producono atteggiamenti diversi.
Il Diabete, come ogni altra malattia cronica, richiede una profonda riorganizzazione psichica della propria identità, che dal momento della diagnosi si è arricchita o appesantita di una nuova visione di sé; una riorganizzazione pratica, soprattutto se arrivano difficoltà legate alla gestione della vita quotidiana; una riorganizzazione del proprio tempo.
L'accettazione attraversa un percorso lungo, spesso doloroso, in ogni caso decisamente non lineare, ma composto da curve, deviazioni, interruzioni, fughe.
La cosa più importante, da cui bisogna partire, è il voler bene a se stessi, ha spiegato la psicologa, il voler vivere ed entrare in relazione con le altre persone senza isolarsi. Bisogna poi conoscere la malattia, averla compresa per poi aprirsi alle tecnologie, vincere la paura che è innata contro il nuovo...
Sono stati quindi trattati diversi temi quali:
- il concetto di sé nel contesto della cronicità
- il ruolo delle convinzioni/resistenze della propria realtà quotidiana
- il ruolo delle emozioni/resistenze
- strumenti per autoregolare le emozioni.
I partecipanti hanno avuto modo di esternare il proprio punto di vista, le proprie sensazioni ed emozioni ed imparare semplici esercizi che aiutano a regolare l’ansia e le emozioni.
In definitiva è stata una giornata molto proficua che ci auguriamo abbia lasciato nei partecipanti un importante valore aggiunto per migliorare il proprio rapporto con la patologia.
Speriamo che l’evento si possa ripetere per dar modo ad altri pazienti di partecipare a questa bella esperienza.
Di seguito alcuni momenti della giornata: